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Venerdì 29 giugno l’inaugurazione di Incontri sensibili: Paolo La Motta guarda Capodimonte

Venerdì 29 giugno 2018 alle ore 19.00 sarà inaugurata la mostra Incontri sensibili: Paolo La Motta guarda Capodimonte a cura di Sylvain Bellenger  (sala 82, secondo piano, per l’occasione l’ingresso sarà a 2 €).

Per la prima volta al Museo e Real Bosco di Capodimonte l’opera di Paolo La Motta (Napoli, 1972) sarà presentata nell’ambito del ciclo di esposizioni Incontri sensibili, nel quale opere di artisti contemporanei dialogano con la collezione storica di Capodimonte.

 

Dopo Bourgeois e Guarino (26 marzo – 17 giugno 2017) e Jan Fabre. Naturalia e Mirabilia (1 luglio – 7 gennaio 2017), il lavoro di Paolo La Motta dialoga con alcune opere del museo da lui scelte realizzate con varie tecniche (pittura, disegno, fotografia, ceramica) appartenenti ad epoche diverse.

L’incontro induce a capire lo sguardo dell’artista sollecitando una inconsueta riflessione sull’arte come storia della sensibilità, consentendo di svelarne significati inaspettati.

 

Paolo La Motta racconta il suo profondo e duraturo legame con il Museo e Real Bosco di Capodimonte.

Il bosco nel quale da ragazzo rimaneva a giocare anche dopo la chiusura e per uscire doveva scavalcarne il muro di cinta.

Il museo con le sue collezioni, in particolare la collezione di pittura di Ottocento napoletano che hanno rappresentato per lui una scoperta che resta ben presente nella sua produzione artistica.

 

Come lo scultore Vincenzo Gemito (1852-1924), e il fotografo Mimmo Jodice anche La Motta è cresciuto nello storico quartiere di Napoli della Sanità che negli anni ha ispirato molti artisti, come il pittore gallese Thomas Jones (1742-1803) ed altri viaggiatori del Grand Tour.

 

Durante il laboratorio di ceramica presso l’istituto Papa Giovanni XXIII di via Cagnazzi nel rione Sanità, Paolo La Motta conosce l’alunno Genny Cesarano (Napoli, 1998-2015).

 

In quell’occasione esegue l’opera Genny (2007) a lui dedicata.

 

 

Polittico composto da quattro dipinti e da un busto di terracotta, quest’opera gioca con la bidimensionalità e la tridimensionalità.

 

Qualche anno dopo Genny, 2007, il 6 settembre 2015 durante una “stesa” in piazza Sanità Genny Cesarano, all’età di diciassette anni, viene ucciso dalla Camorra, vittima innocente di scontro tra gruppi rivali.

 

Per raggiungere il Museo e Real Bosco di Capodimonte:
Navetta Shuttle da Piazza Trieste e Trento (Teatro San Carlo)
Fermate a richiesta lungo il percorso
Tariffe da 2.00 euro per singola tratta per i napoletani e da 5 euro per i turisti.

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