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Archivio storico

L’Archivio storico del Museo e Real Bosco di Capodimonte comprende la documentazione prodotta da più amministrazioni, che nel corso di tre secoli di storia, dalla creazione del sito reale di Capodimonte per opera di Carlo di Borbone fino all’Italia repubblicana, hanno gestito la reale tenuta di caccia e la reggia.

Tali amministrazioni hanno, nel corso del tempo, mutato più volte organizzazione e denominazioni: preziosi sono ad esempio i documenti che testimoniano la trasformazione dell’ente preposto alla cura del sito reale di Capodimonte, da Intendenza generale della Real Casa in Napoli – che gestisce il sito dal 1863, cioè dall’Unità d’Italia sotto la corona sabauda – a Direzione provinciale della Real Casa in Napoli nel 1884, fino al passaggio di competenze al demanio pubblico e al Ministero dell’Istruzione Pubblica avvenuto nel 1919.

La documentazione presente in quantità più cospicua nell’Archivio storico proviene dalla Soprintendenza alle gallerie e dalla Soprintendenza ai monumenti, enti istituiti all’inizio del Novecento e in seguito variamente riorganizzati, la cui funzione è stata, nel suddetto periodo, la tutela sui beni storico-artistici e sui beni architettonici e paesaggistici dellintero territorio campano.

Da questa rassegna si evince come il sito reale di Capodimonte, insieme agli enti preposti alla sua gestione, sia sempre stato al centro delle politiche inerenti il patrimonio culturale del territorio: i documenti conservati nell’Archivio risultano, di conseguenza, di grande rilievo per studiosi e ricercatori che nutrano interessi sia nel campo della storia artistico-culturale, ma anche della storia tout court del Mezzogiorno d’Italia.

L'archivio del bosco

Alla luce dell’importanza che rivestono i beni archivistici per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale comune, a gennaio 2020 è stato avviato il lavoro di recupero e riordinamento del cosiddetto “Archivio Bosco”, un archivio storico costituito dagli incartamenti prodotti dall’attività amministrativa di tutti gli uffici che nel corso dei secoli si sono occupati della gestione del verde e degli edifici presenti nel sito reale di Capodimonte, e attualmente allocato presso la Palazzina dei Principi, uno degli edifici storici che sorgono all’interno del Bosco. Dal 2015 l’Archivio Bosco, insieme con tutto il sito, è passato sotto le competenze del nuovo organismo dotato di autonomia speciale, il Museo e Real Bosco di Capodimonte, con Decreto Ministeriale MIBACT 23 dicembre 2014.

La finalità dell’intervento è stata dunque quella di restituire un archivio fruibile, in cui la documentazione, in ottemperanza ai principi di rispetto della provenienza e dell’intrinseco vincolo archivistico, è stata organizzata, ove possibile, riconducendo ciascun elemento all’ufficio da cui originariamente è stato prodotto e conservato per l’esercizio delle proprie funzioni, in modo da ricostruire la catena di produzione e conservazione dei documenti. In tal modo è stato possibile ricavare, da un indistinto insieme di carte conservate e prodotte a partire dal secolo XVIII fino alla fine del XX secolo, un archivio storico scientificamente costituito, in cui il corpus di documenti ha acquisito un effettivo valore di testimonianza, grazie anche alle operazioni di scarto archivistico, che hanno consentito di eliminare i documenti che fossero ritenuti sia non più validi sul piano giuridico-amministrativo, sia privi di interesse come fonti per la ricostruzione storica.

La consultazione della documentazione degli Archivi storici del Museo e del Real Bosco avviene su richiesta, scrivendo a mu-cap@beniculturali.it

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